- CENTRALE OPERATIVA
- IL COMANDANTE
- IL VICECOMANDANTE
- STRUTTURA ORGANIZZATIVA POLIZIA MUNICIPALE
- LA MISSION
- CENNI STORICI
- MUSEO STORICO DELLA POLIZIA LOCALE
CENTRALE OPERATIVA
Tel. 0961/881188
La centrale operativa della Polizia Municipale è attiva 24 ore su 24 e riceve segnalazioni di ogni tipo: Polizia stradale, Polizia commerciale, Polizia edilizia e Polizia ambientale.
La Polizia municipale ha un servizio di reperibilità dalle ore 21 alle ore 7.
E’ possibile inviare richieste a mezzo mail ai seguenti indirizzi email: vigili.urbani@comune.catanzaro.it; pec: vigili.urbani@certificata.comune.catanzaro.it
Il comandante (ad interim): Giovanni Laganà
e-mail: giovanni.lagana@comune.catanzaro.it;
Amedeo Cardamone, nato il 23 maggio del 1969, è vicecomandante del Corpo di Polizia municipale di Catanzaro e riveste, dal 30 dicembre 2002, il grado di colonnello con incarichi speciali. Ha conseguito la laurea in Economia e commercio presso l’Università degli Studi di Messina e ha partecipato a molteplici corsi di formazione, convegni e seminari. Dal 15 settembre 2005 è incaricato di posizione organizzativa nell’Area Gestione amministrativa; dal 2004, con decreto del Sindaco, è stato nominato componente del Centro operativo comunale della Protezione civile con compiti sia operativi che di pianificazione dell’attività di protezione.
Ha iniziato la sua carriera come vigile urbano nel Corpo della Polizia municipale, ha svolto servizi di Polizia stradale e infortunistica stradale, è stato addetto alla sala operativa, al protocollo e all’ ufficio amministrativo. E’ in possesso delle seguenti attestazioni: encomio solenne conferito dal sindaco nel gennaio 2012 per il progetto relativo alla nuova viabilità nel centro cittadino e per il progetto della zonizzazione della sosta a pagamento; encomio conferito dal comandante del Corpo nell’agosto 2011 per l’attività effettuata per il trasferimento della sede del Comando e di tutti gli uffici e reparti; encomio solenne con medaglia d’argento al valore civile conferito dal sindaco nel maggio 2011 per l’attività di Protezione civile effettuata nel febbraio 2010, in occasione dell’emergenza nel quartiere Janò a causa di una frana che ha determinato lo sgombero di centinaia di persone.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA POLIZIA MUNICIPALE
Comando
(tel. 0961/393933 – 393926)
Vice Comandante
Col. Amedeo Cardamone
(tel. 0961/393943)
Responsabile dell’Area Gestione amministrativa: gestisce l’attività amministrativa ed economico-finanziaria del Comando, cura l’informatizzazione e la logistica degli uffici;cura tutta l’attività ed i procedimenti relativi ai verbali del Codice della Strada
Cap. Martino Phaedra
(tel. 0961/393936)
Si occupa dei ricorsi presentati al Giudice di Pace avverso i verbali del Codice della Strada, curandone le controdeduzioni e rappresentando l’Ente in giudizio.
Ten. Col. Salvatore Tarantino
(tel. 0961/393944)
Responsabile dell’Area Polizia Ambientale e della Sezione Informatori: esegue controlli ed accertamenti sul territorio ai fini della tutela dell’ambiente, anche in riferimento al corretto conferimento dei rifiuti solidi urbani, svolge l’attività di Polizia Giudiziaria per l’accertamento delle violazioni alle norme penali in materia ambientale, esegue i controlli per accertare le residenze ed i cambi di domicilio, esegue le notifiche per conto dell’Autorità Giudiziaria.
Ten. Col. Salvatore Furriolo
(tel. 0961/393964)
Si occupa dei sevizi di Polizia stradale al fine di garantire la sicurezza della circolazione stradale; cura il rilevamento e lo sviluppo degli incidenti stradali; gestisce tutte le comunicazioni pervenute, smistandole tempestivamente per l’esecuzione dell’attività d’istituto.
Magg. Gregorio Cellini
Distaccato presso Procura Minori
Cap. Gaetano Ferragina
(tel. 0961/393926)
Collabora con l’Ufficiale Responsabile dei servizi di Polizia Stradale per l’attività relativa alle occupazioni di suolo pubblico ed istruttoria procedimenti sportello SUAP, specie per eventi e manifestazioni.
Ten. Col. Franco Basile
(tel. 0961/393923)
Responsabile dell’Area Polizia Commerciale e dell’Area Polizia Edilizia: si occupa dei controlli di Polizia amministrativa afferenti alle attività commerciali in sede fissa e in forma itinerante ed i pubblici esercizi; effettua i controlli di competenza durante lo svolgimento dei mercati e in occasione di fiere o manifestazioni di questo genere; cura l’attività di Polizia relativamente al settore artigianato.
Si occupa altresì dell’attività di Polizia per l’accertamento delle violazioni amministrative e/o penali nel campo urbanistico/edilizio.
Uno dei ruoli più importanti che svolge la Polizia municipale è collegare bisogni e aspettative al funzionamento della Città come istituzione, favorendo la civile convivenza. Lo scopo è quello di garantire un buon uso della “cosa pubblica”, facendo rispettare le leggi e i regolamenti e favorendo comportamenti rispettosi e civili tra le persone. La Polizia municipale si occupa, quindi, anche di sanzionare comportamenti che infrangono le regole al fine di indirizzare le azioni individuali e di gruppo alla legalità.
Ciò che si offre è un servizio prossimo al cittadino, ai suoi bisogni e alle difficoltà che incontra, nonché un insieme di servizi mirati al buon funzionamento di tutti gli apparati, intesi come uso degli spazi pubblici, attività amministrative e commerciali, viabilità stradale, navigazione marittima e presenza sul territorio per la sicurezza di tutte le persone. Quotidianamente i vigili vengono coinvolti in urgenze e problematiche complesse e delicate, sono chiamati alla ricerca di soluzioni immediate o più rapide possibili nell’interesse comune.
È proprio nell’incontro con la cittadinanza che sviluppano la loro professionalità, garantendo una presenza attiva, finalizzata al controllo e al rispetto delle comuni regole di convivenza con la capacità di intervenire di fronte alle più svariate problematiche.
Le prime forme organizzate di Polizia urbana si possono far risalire addirittura all’epoca degli antichi romani. Nel 29 d.C., infatti, l’imperatore Cesare Augusto istituì due distinti organi di vigilanza, o Cohortes, uno dei quali doveva mantenere l’ordine durante le ore notturne (C. Vigilum), l’altro doveva difendere le mura della città dagli attacchi esterni. La cosa interessante è che queste Cohortes non erano formate da militari, ma estrinsecavano le loro funzioni solo esclusivamente all’interno della città e nell’interesse della stessa, a tutela del rispetto dell’ordine pubblico e delle regole del vivere civile. Il loro comandante, denominato praefectus vigilum, oltre che coordinare gli uomini, esercitava anche funzioni giurisdizionali. Questi corpi vennero sciolti in seguito da Costantino, intorno al 312 d.C.
Dal Feudalesimo alle “Guardie municipali”
Ovviamente durante il Feudalesimo, a partire quindi dal IX secolo, anche le forme di Polizia erano strettamente legate alla realtà locale e rispondevano direttamente al feudatario, attraverso una gerarchia piramidale. Da allora, per ritrovare forme di Polizia locale, si deve fare un bel salto in avanti, fino al 1852 a Pisa in cui si trovano le prime tracce di una Polizia locale nel Granducato di Toscana, al 1853 in cui viene fondato a Genova il Corpo della guardie municipali, ed al 1861 quando nascono a Torino i primi drappelli di Guardie municipali. Tracce di precedenti forme similari ma non ancora ufficiali, però, possono essere rinvenute anche prima.
La denominazione di “Vigile urbano”
Dalla fine dell’800 in poi, comunque, si diffonde alle varie latitudini il ricorso alle “Guardie comunali”, dipendenti dai sindaci ed inquadrate in regolamenti comunali. Sono diversamente organizzate a seconda della realtà locale e, talora, vengono loro demandati compiti anche diversi da quelli a cui sono abituati a pensare.
Dal punto di vista legislativo, in un paese come il nostro, è data ampia libertà ai Comuni di emanare regolamenti per regolare il funzionamento dei propri Corpi di Guardie municipali. Per avere una vera e propria legge interamente dedicata alla Polizia municipale bisognerà aspettare fino al 1986.
Sarà Crispi, presidente del Consiglio e ministro dell’Interno che, nel 1887, presenterà un disegno di legge che parla delle Guardie municipali. Questo prevedrebbe la formazione di Corpi nelle principali città in cui fondere i servizi di Pubblica sicurezza e Polizia urbana. Si tratterebbe di presidi dello Stadio in cui confluirebbero gli agenti delle Guardie di Pubblica sicurezza (che si scioglierebbero) e che lavorerebbero di concerto con i carabinieri. Alla proposta si oppongono fermamente le Amministrazioni comunali che, invece, vogliono continuare a gestire le rispettive Guardie comunali e non vogliono vedersi limitare la propria autonomia. Viene istituita, quindi, una commissione che giudica anche i modelli esistenti negli altri Paesi e boccia la proposta di Crispi.
Dopo qualche mese, Crispi propone un nuovo disegno di legge col quale più semplicemente si dà facoltà ai singoli Comuni di chiedere che la Polizia municipale sia affidata alle proprie Guardie civiche, forma con la quale la legge stessa passerà al Senato.
Nasce la Polizia Municipale a Catanzaro
A Catanzaro, il 19 novembre del 1872 il Consiglio comunale costituisce il Corpo di Polizia municipale con propria delibera. Mentre il 30 giugno 1873 lo stesso ministro dell’Interno Crispi approva il “Regolamento del Corpo delle Guardie municipali della città di Catanzaro”, all’epoca composto da 18 unità e retto dall’allora comandante Carlo Borello.
Nel momento della stesura della Costituzione della Repubblica Italiana, la Polizia locale trova poi un suo spazio, laddove l’art. 117 demanda alle Regioni la disciplina della Polizia urbana e rurale. In generale, si può dire che l’ambito della Polizia municipale è uno di quelli in cui, attraverso i decenni, l’autonomia dei Comuni ha resistito di più ai tentativi di ingerenza dello Stato centrale, tanto che per trovare una vera legge quadro nazionale dobbiamo attendere il 1986, con la L. 7 marzo 1986 n. 65, peraltro accompagnata da leggi regionali di attuazione.
La bandiera del corpo della Polizia municipale di Catanzaro nel 1986 viene insignita della medaglia d’oro al valor civile, a seguito di un triste evento che sconvolse la città. Il 24 dicembre 1986 il vigile urbano Giuseppe Rattà cadde nell’adempimento del dovere, lanciatosi all’inseguimento di un rapinatore che aveva messo a segno un colpo in una gioielleria.
Museo Storico della Polizia locale
Comando Polizia Locale – via Daniele – 88100 Catanzaro – Tel. 0961-393911
Orari di Apertura:
Lunedì dalle 9.00 alle 12.00 e mercoledì dalle 15.00 alle 17.30. E’ possibile prenotare visite guidate per gruppi di persone e scolaresche
Catanzaro è la prima città italiana a realizzare il Museo storico della Polizia locale, inaugurato nella sede del Comando in via Daniele. Divise storiche, moto d’epoca, un’innumerevole quantità di ordinanze ed un corposo archivio fotografico testimoniano la lunga storia, dal 1872 ad oggi, dei Vigili urbani del Capoluogo di regione. L’apertura del museo è stata resa possibile grazie all’impegno della famiglia Fera, il vigile in pensione Aldo e la moglie Franca, che hanno conservato, nel corso degli anni, tutto il materiale custodito nel Comando intitolato alla memoria degli agenti del Corpo, Giuseppe Rattà e Paolo Procopio, caduti in servizio.
Comune di Catanzaro