- ASSESSORATO ALLA CULTURA
- IL SISTEMA MUSEALE
- IL COMPLESSO MONUMENTALE E LE GALLERIE SOTTERANEE DEL SAN GIOVANNI
- TEATRO E MUSICA
- COMPAGNIE TEATRALI
- L’AUDITORIUM CASALINUOVO
- L’ENTE FIERA
- IL SISTEMA BIBLIOTECARIO
- ARCHIVIO DI STATO DI CATANZARO
- ARCHIVIO STORICO COMUNALE
- CENTRO POLIVALENTE PER I GIOVANI
- CINEMA
- I GRANDI DELLA PITTURA, MIMMO ROTELLA E MATTIA PRETI
- GEORGE GISSING E IL TERMINE “PAPARAZZO”
- RENATO DULBECCO, IL NOBEL CATANZARESE
- CORRADO ALVARO A CATANZARO
- CITTADINI ONORARI DI CATANZARO
- IL PARCO ARCHEOLOGICO DI SCOLACIUM
- MODULISTICA
ASSESSORE: Donatella Monteverdi
DIRIGENTE (ad interim): Benedetta De Vita;
e-mail: assessorato.cultura@comune.catanzaro.it
SEDI: Complesso monumentale San Giovanni (Cultura)
Portale tematico: https://www.culturacatanzaro.it/
Ufficio Cultura tel. 0961 881623
Ufficio spettacolo tel. 0961-881610
Orari apertura al pubblico: dal lun. al ven. 10.00 – 12.00; lun e merc 16.00-17.00
Biblioteca comunale “Filippo De Nobili” (Direttore dott. Michele Marullo tel. 0961 881570; uffici amministrativi e servizi bibliotecari tel. 0961 723526)
e-mail: michele.marullo@comune.catanzaro.it; biblioteca@comune.catanzaro.it
Orari apertura al pubblico: Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 8.30-14.00 e ore 14.30-17.30; martedì ore 8.30-14.00.
Il sistema museale
I musei provinciali
MARCH Museo Numismatico Provinciale
Catanzaro – Villa Margherita (ex Villa Trieste)
Orari di Apertura: Da Maggio a Settembre da Martedì a Domenica dalle 10:00 alle 13:00
Da Ottobre ad Aprile da Martedì a Domenica dalle 09:30 alle 13:00
Biglietto intero 3 €
Biglietto ridotto: 3 €
-Accompagnatori di portatori di handicap
-Ragazzi dai 6 a 18 anni e over 65
-Gruppi (min 10 persone)
-Studenti universitari di facoltà artistiche e/o legate ai
beni culturali
Gratuito per docenti accompagnatori, portatori di handicap, professionisti nel settore Beni Culturali, forze dell’ordine, minori di 6 anni, giornalisti con tesserino e dipendenti MIC, operatori museali e Sovrintendenze
*la biglietteria chiude mezz’ora prima della chiusura
info e prenotazioni visite guidate:
email: servizimuseali@annozero.eu
Tel. 340.2877842 – 339.1114448
Il MARCH – Museo Provinciale di Catanzaro è stato inaugurato il 4 maggio 1879, rappresenta il più antico museo calabrese. Il MARCH custodisce le collezioni archeologiche e numismatiche della Provincia di Catanzaro, frutto di ricerche, acquisti e donazioni private. I reperti esposti delineano le diverse fasi delle civiltà che si sono avvicendate nell’occupazione del territorio della Calabria centrale, dalla Preistoria al Medioevo, e riflettono la storia del collezionismo sette-ottocentesco di oggetti antichi. Di grande interesse è la raccolta numismatica costituita da oltre 8000 monete e che, in passato, ha attratto illustri visitatori stranieri, come François Lenormant e George Gissing. Da sottolineare anche la presenza dei frammenti in bronzo di un’importante statua equestre di epoca romana raffigurante Manio Megonio Leone, notabile di Petelia (attuale Strongoli). L’attuale sede del MARCH, ubicata nel cuore di Villa Margherita, la Villa comunale della Città di Catanzaro, è stata recentemente riaperta al pubblico in seguito ad un rilevante intervento di riallestimento museografico che ne ha anche ampliato l’esposizione, con l’aggiunta di circa 500 reperti mai esposti al pubblico prima d’ora, in un percorso nuovo per una nuova esperienza di visita. Moderne soluzioni multimediali interattive, approfonditi contenuti didattici ed audio-visivi accompagnano il visitatore nella conoscenza della storia del territorio, in un viaggio a ritroso nel tempo suggestivo ed affascinante.
MARCA
Via Alessandro Turco, 63 – 88100 Catanzaro – Tel. 0961-746797
E-mail:info@museomarca.com
Web: www.museomarca.info
Orari di apertura:
Orario invernale (1 Ottobre – 30 Aprile): 9:30 / 13:00 – 15:30 / 19:00
Orario estivo (01 Maggio – 30 Settembre): 10:00 / 13:00 – 16:00 / 20:00
Chiuso lunedì
Biglietto Intero Unico (3 sale) 8.00€
Biglietto Intero Unico (2 Sale) 6.00€
Biglietto Intero (1 Sala) 4.00€
Biglietto Ridotto Unico (3 Sale) 6.00€
Biglietto Ridotto Unico (2 Sale) 4.00€
Biglietto Ridotto (1 Sala) 3.00€
-Accompagnatori di portatori di handicap
-Ragazzi dai 6 a 18 anni e over 65
-Militari/forze dell’ordine e gruppi (min 10 persone)
-Studenti universitari di facoltà artistiche e/o legate ai
beni culturali
Gratuito per docenti accompagnatori, portatori di
handicap, professionisti nel settore Beni Culturali, minori di
6 anni, giornalisti con tesserino e dipendenti MIC, operatori
museali e Sovrintendenze
*la biglietteria chiude mezz’ora prima della chiusura
info e prenotazioni visite guidate:
email: servizimuseali@annozero.eu
Tel. 340.2877842 – 339.1114448
Il museo MARCA si colloca nel cuore storico della città e occupa gli spazi di un antico palazzo, recuperato e restaurato ad hoc, edificio che ospitava, sino a qualche decennio fa, un istituto per sordomuti e una tipografia. Il palazzo si sviluppa su tre piani ed è dotato di un ampio cortile e una terrazza che si affaccia sulla città. Al pianterreno è stata allestita la Pinacoteca e Gipsoteca della Provincia con circa 120 opere tra dipinti e sculture, una collezione permanente che va dal XVI al XX secolo: dalla splendida tavola di Antonello de Saliba, a Battistello Caracciolo, Mattia Preti, Salvator Rosa e Andrea Sacchi. Sono inoltre conservate ed esposte un numero assai ricco di opere di Andrea Cefaly, oltre a gessi e marmi di Francesco Ierace. Il seminterrato ospita il centro polivalente di cultura contemporanea e verrà anche utilizzato per ospitare mostre temporanee e eventi culturali di altro genere, in collaborazione con istituzioni locali, come L’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Biglietteria e bookshop sono al pianterreno; un altro spazio che potrà contenere installazioni e ospitare manifestazioni è il cortile interno.
MUSMI
Museo Storico militare
Parco della Biodiversità Mediterranea- Via V.Cortese 1 – 88100 Catanzaro- Tel. 0961-792899 – 795925 (reception)- Tel. 0961-84526-84621 – 3316425013
E-mail: info@musmi
Web: www.musmi.it
Orari di Apertura: Da Maggio a Settembre da Martedì a Domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00
Da Ottobre ad Aprile dal Martedì a Domenica dalle 09:30 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:00
Biglietto Intero: 3.00€
Biglietto Ridotto: 2.00€
-Accompagnatori di portatori di handicap
-Ragazzi dai 6 a 18 anni e over 65
-Gruppi (min 10 persone)
-Studenti universitari di facoltà artistiche e/o legate ai
beni culturali
Gratuito per docenti accompagnatori, portatori di
handicap, professionisti nel settore Beni Culturali,
forze dell’ordine, minori di 6 anni, giornalisti con
tesserino e dipendenti MIC, operatori museali e
Sovrintendenze
*la biglietteria chiude mezz’ora prima della chiusura
info e prenotazioni visite guidate:
email: servizimuseali@annozero.eu
Tel. 340.2877842 – 339.1114448
Il Museo Storico Militare Brigata Catanzaro (MUSMI), inaugurato il 28 aprile 2007, è un museo specialistico che custodisce cimeli, armi e diviserelativi ad un periodo che va dall’età napoleonica alla seconda guerra mondiale. Il MUSMI, inoltre, dispone di un’attrezzata sala conferenze. Sui vari schermi dislocati all’interno della struttura vengono proiettati continuamente spezzoni di materiale documentario dell’Archivio Luce. Tutto il materiale esposto all’interno del Museo è stato raccolto attraverso la collaborazione di numerosi collezionisti che hanno fatto dono o deposito dei propri pezzi. Il MUSMI occupa un edificio di due piani: il piano terra è occupato dalle collezioni napoleoniche e risorgimentali, il primo piano è riservato ai pezzi legati al periodo successivo; in particolare, in quest’area è visitabile la dettagliatissima ricostruzione in scala reale di una trincea.
Parco internazionale della Scultura
Parco della Biodiversità Mediterranea – Via V.Cortese 1 – 88100 Catanzaro
Web: www.parco.provincia.catanzaro.it
info e prenotazioni visite guidate:
email: servizimuseali@annozero.eu
Tel. 340.2877842 – 339.1114448
Realizzato in collegamento con la mostra Intersezioni che, a partire dal 2005, ha realizzato un connubio tra archeologia e arte contemporanea, il Parco Internazionale della Scultura è il primo nel Mezzogiorno dove tutti gli artisti che prendono parte a Intersezioni sono presenti in permanenza con testimonianze emblematiche entrate a far parte del patrimonio pubblico cittadino. Il Parco Internazionale della Scultura si trova all’interno di una vasta area verde di oltre 63 ettari adiacente al centro urbano della città di Catanzaro. Il progetto è in progress e sino ad ora sono state collocate diverse opere. Tra i lavori esposti: Uomo e Ballerina (2005) di Stephan Balkenhol, Cast Glances (2002) di Tony Cragg, Concrete Mixer (2007) di Wim Delvoye, L’uomo che misura le nuvole (1998) di Jan Fabre, Seven Times (2006), l’installazione di sette opere realizzata da Antony Gormley, Testimoni (1998), l’installazione di quattro opere di Mimmo Paladino, Totem (2007) di Marc Quinn. Nel novembre 2009 sono state collocate Electric Kisses, le due installazioni di Dennis Oppenheim che evocano le antiche pagode e nel 2010 le due installazioni di Michelangelo Pistoletto I Templi cambiano-Terza Paradiso, una rivisitazione della classicità e Le sponde del Meditteraneo-Love Difference in 68 pietre colorate che si pone come luogo d’interazione tra le differenti culture.
Musei Pubblici
Museo Diocesano di Arte Sacra
Via Arcivescovado, 13 – 88100 Catanzaro – Tel. 0961721333 – 0961721339
Orari di Apertura: Lunedì, mercoledì e sabato dalle 17:30 alle 19:30
Costituito nel 1997 e ospitato nel Palazzo Vescovile, il museo raccoglie ostensori, calici, pianete, candelabri, paramenti sacri, dipinti, sculture lignee e opere marmoree databili a partire dal XVIII secolo e provenienti da alcune chiese del territorio catanzarese. Parte di questo materiale apparteneva al tesoro della Cattedrale e all’Arcidiocesi di Catanzaro. Tra i dipinti, in gran parte opera di artisti meridionali, si segnalano La Pentecoste di Domenico Leto (XVIII sec.), una Madonna col Bambino (XVIII sec.), l’Incoronazione della Vergine nella Gloria dei Santi di Biagio di Vico (XVIII sec.), San Nicola Vescovo di Mattia Preti (1613-1699) e una Madonna delle Grazie (XVIII sec.). Tra i paramenti sacri: un Piviale rosso a lamina d’oro del Settecento, di manifattura catanzarese.Tra gli argenti: un Ostensorio (1782), una Croce Professionale (XVIII sec.), un Baldacchino del Santissimo (1856).
Museo del Rock
Via A. Turco, angolo via Cirimele
Orari di Apertura: Da Maggio a Settembre da Martedì a Domenica dalle 10:00 alle 13:00
Da Ottobre ad Aprile dal Martedì a Domenica dalle 09:30 alle 13:00
Biglietto intero 3 €
Biglietto ridotto: 2 €
-Accompagnatori di portatori di handicap
-Ragazzi dai 6 a 18 anni e over 65
-Gruppi (min 10 persone)
-Studenti universitari di facoltà artistiche e/o legate ai
beni culturali
Gratuito per docenti accompagnatori, portatori di handicap, professionisti nel settore Beni Culturali, forze dell’ordine, minori di 6 anni, giornalisti con tesserino e dipendenti MIC, operatori museali e Sovrintendenze
*la biglietteria chiude mezz’ora prima della chiusura
info e prenotazioni visite guidate:
email: servizimuseali@annozero.eu
Tel. 340.2877842 – 339.1114448
La passione e la collezione di dischi di un grande collezionista ed esperto, Piergiorgio Caruso, sono sfociate in una struttura unica in Italia, il Museo del Rock, inaugurato nel 2011 e riaperto al pubblico nel 2015 grazie in una nuova sede grazie alla collaborazione tra Provincia e Comune di Catanzaro. Uno spazio coloratissimo in cui ha trovato posto parte della preziosa collezione discografica (oltre 10mila vinili) e di manifesti e riviste d’epoca di Caruso. Il percorso espositivo del Museo è organizzato in maniera cronologica per raccontare i fatti salienti, i personaggi, le vicende e i dischi principali del rock degli anni ‘50 e ‘60. All’interno di questa bella struttura si svolgono incontri, presentazioni di libri, guide all’ascolto di vinili originali.
Museo delle carrozze
Contrada Monte Musofalo, località Siano
Orario di apertura: Tutti i giorni, ingresso gratuito. Per info e prenotazioni: 333/7162528.
Web: www.poderedellecarrozze.it
Immersa nel verde della pineta del quartiere Siano, la struttura custodisce le preziose testimonianze del passato gelosamente preservate dal compianto barone Luigi De Paola, cui va il merito di aver messo a disposizione della città la sua splendida collezione. Da oggi, grazie ai fratelli Pavone, l’edificio in stile medievale è tornato ad essere fruibile nei suoi diversi spazi. In particolare, il suggestivo museo raccoglie 25 esemplari di carrozze dal valore inestimabile, provenienti principalmente dall’Inghilterra, come una cabriolet a capote mobile, un carro da parata del ‘600 e l’American Buggy di fine ‘800 utilizzata da Clark Gable e Vivian Leigh in “Via col vento”. I visitatori potranno, inoltre, riscoprire la ricca collezione di accessori per le carrozze e per il traino dei cavalli, la galleria di utensili e attrezzi che appartengono alla civiltà contadina calabrese ed ancora i mobili e suppellettili d’epoca finemente ristrutturati all’interno del salone dei ricordi, in cui svetta il pianoforte in radica d’ulivo costruito alla fine del XVIII secolo, e della locanda in stile viennese.
Museo Storico della Polizia locale
Comando Polizia Locale – via Daniele – 88100 Catanzaro – Tel. 0961-393911
Orari di Apertura:
Lunedì dalle 9:00 alle 12:00 e mercoledì dalle 15:00 alle 17:30. E’ possibile prenotare visite guidate per gruppi di persone e scolaresche
Catanzaro è la prima città italiana a realizzare il Museo storico della Polizia locale, inaugurato nella sede del Comando in via Daniele. Divise storiche, moto d’epoca, un’innumerevole quantità di ordinanze ed un corposo archivio fotografico testimoniano la lunga storia, dal 1872 ad oggi, dei Vigili urbani del Capoluogo di regione. L’apertura del museo è stata resa possibile grazie all’impegno della famiglia Fera, il vigile in pensione Aldo e la moglie Franca, che hanno conservato, nel corso degli anni, tutto il materiale custodito nel Comando intitolato alla memoria degli agenti del Corpo, Giuseppe Rattà e Paolo Procopio, caduti in servizio.
Il Complesso Monumentale del San Giovanni
Piazza Garibaldi, 21 – 88100 Catanzaro – Tel. 0961/794388
E-mail: assessorato.cultura@comunecatanzaro.it
Orario di apertura al pubblico:
Tutti i giorni dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00
Lunedì chiuso
Il Complesso monumentale di San Giovanni sorge sull’ area del castello normanno svevo la cui fondazione viene attribuita a Roberto il Guiscardo (1070). Parzialmente distrutto nel corso del XV sec., i suoi materiali furono utilizzati per l’ edificazione della chiesa di san Giovanni (1532); nel 1663 nell’ area del distrutto castello sorse il convento dei PP. Carmelitani e, successivamente, nel corso del XIX secolo, l’ Ospedale, la Caserma del Genio Militare e le Carceri della Regia Udienza, quest’ ultime distrutte nel 1970 dal crollo delle mura del castello su via Carlo V. Il 18 dicembre 1998 con una mostra dedicata ad Andrea Cefaly, il San Giovanni si è avviato verso un nuovo ciclo di vita e di storia. Nel 1999 una nuova mostra dedicata al Cavalier calabrese consacrò il Complesso monumentale quale prestigiosa sede espositiva, ruolo che tutt’ oggi detiene grazie alla suggestività del luogo e all’ ampiezza dei restaurati spazi espositivi.
web: www.catanzarodascoprire.it
Gallerie sotterranee del San Giovanni
Ad aprile 2017 le antiche “segrete” del castello normanno sono state riportate alla luce in piena sicurezza e nelle migliori condizioni di fruibilità grazie ad un complesso intervento di riqualificazione da parte dell’amministrazione comunale. Le Gallerie del San Giovanni, sorte sui resti del Castello Normanno (1070 circa), hanno subito nel corso dei secoli destinazioni d’uso differenti, prima come ospedale, intorno al XVI sec., grazie alla congregazione dei Bianchi di Santa Croce, poi come convento dai Padri Teresiani, intorno alla metà del XVII sec., per divenire successivamente sede degli uffici del genio militare e, infine, del carcere. I camminamenti sotterranei, misteriosi e trasudanti un passato a molti ancora sconosciuto, riportati in parte alla luce, dovevano non solo consentire in passato alla Signoria un collegamento agevole con l’altro momento del potere, quello religioso, ma anche permettere l’agevole spostamento di soldati in caso di attacco o di fuga. Il nuovo “contenitore” culturale, pensato anche per ospitare incontri ed iniziative espositive, ha subito mostrato tutte le sue potenzialità strategiche per il rilancio del centro storico.
Teatro e musica
Teatro Politeama
Via Jannoni, 88100 Catanzaro – Tel. 0961.501818 – 501819 (biglietteria)
Il botteghino del Teatro Politeama sarà aperto, dal lunedì al sabato, nei seguenti orari:
dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 16:00 alle 19:00
Web: www.politeamacatanzaro.net
Inaugurato il 29 novembre 2002 con un concerto dell’orchestra dell’Arena di Verona (direttore, Maestro Aldo Ceccato), sorge in pieno centro storico sull’area risultata dalla demolizione del vecchio Cinema-teatro Politeama, struttura realizzata negli anni Trenta, e del coevo Mercato coperto. Il Teatro è stato progettato dal prof. Paolo Portoghesi, uno dei maggiori architetti italiani, mentre il progetto delle strutture impianti è dell’ing. Franco Portoghesi. La struttura del teatro Politeama (53 mila metri cubi di volume, 5.700 metri quadrati di superficie) ruota intorno ad una sala a forma di ferro di cavallo (500 metri quadrati). L’architetto Portoghesi si è attenuto, infatti, alla tradizione del teatro classico all’italiana. E così il parterre, che contiene ordini di posti per 372 spettatori, segue un movimento ondulatorio su una superficie quasi concava (con una pendenza di quasi il 18%).
Lungo la linea curva della sala, si affacciano i cinque ordini di palchi, decorati con circa 1000 stelle, e che possono ospitare: 104 spettatori il primo, 84 spettatori più il palco centrale il secondo, 80 spettatori più il palco centrale il terzo, 90 il quarto, 60 nel loggione del quinto. Ad essi si accede da quattro scale elicoidali e con l’ausilio di 2 ascensori panoramici (ognuno capace di trasportare 12 persone). Al terzo livello, sono previsti il bar e due ampi foyers. Sommati alla platea, gli spettatori in totale sono circa 900. Complessivamente, la superficie per i foyers e i servizi è di 1500 mq. Una struttura imponente, che può ospitare opere importanti, anche dal punto di vista scenografico.
Il palcoscenico, uno dei più avanzati in Italia dal punto di vista tecnologico, può essere definito il “cuore” del teatro: largo 22,30 m. e profondo 20 m., ha un’altezza di 30 m. (24 alla graticcia). Inoltre il boccascena è largo 15 m. e alto 16 m. Il palcoscenico è dotato di 2 ballatoi di manovra, 5 ponti per le luci a velocità fissa, 6 ponti per le scene a velocità variabile, un sistema di elevazione che consente di scaricare direttamente il materiale scenografico. Un ampio piazzale, alle spalle del palcoscenico, consente l’accesso e la sosta dei mezzi pesanti delle compagnie. Il sistema di aria forzata serve l’intero edificio. Imponente il sistema elettrico e di illuminazione: la sala è illuminata da più di 300 luci, complessivamente sono quasi 4 mila i corpi illuminanti, 55 punti telefono. Il tutto è regolato da una cabina elettrica di 15000 kw di potenza. Illuminazione, riscaldamento, sistema di rilevazione antincendi sono governati da centraline computerizzate. All’interno del teatro sono stati stesi quasi 60 chilometri di cavi elettrici. La sala scenografica, i camerini, la sala trucco, la sala costumi e le sale prove affacciano su via Italia, dove è situato un’altro ingresso. Il teatro è servito da 73 toilette distribuite sui sei piani. Nella piazza dell’ingresso è stata posta una fontana artistica disegnata dallo stesso Portoghesi.
Teatro Masciari
In attesa di riapertura
Il Teatro Masciari di Catanzaro si trova nel cuore del centro storico cittadino, in piazza Le Pera. Fu costruito, per volere della famiglia Masciari nel 1923 e ospitò negli anni ’40 le più famose compagnie di avanspettacolo come quella di Totò. Trasformatosi in cinema, ha vissuto un lungo declino fino alla ristrutturazione nel 1991. E’ un edificio in stile liberty, molto elegante con una platea e una balconata capace di ospitare comodamente 424 spettatori (300 posti in platea, 52 in galleria e 72 nei palchi). Oltre alla proiezione di film, il palcoscenico del Masciari, grazie alla lunga gestione della Cooperativa Nuova Ipotesi, ogni anno ha ospitato eventi artistici di ogni tipo, dalla musica alla poesia fino ai recital, contribuendo in maniera significativa a rafforzare la nobile tradizione culturale della città.
Conservatorio musicale “P.I. Tchaikovsky”
Grazie all’accordo tra Fondazione Politeama e l’Istituto Superiore di Studi Musicali “P.I. Tchaikovsky” – unico istituto AFAM nel territorio della provincia di Catanzaro – sono stati attivati, a partire dall’anno accademico 2018-2019, i corsi pre-accademici musicali, di base e propedeutici, e quattro master di primo livello le cui lezioni ed esami si terranno al Teatro Politeama. E’ questo il primo tassello di un progetto più ampio mirato a far nascere a Catanzaro il primo Polo delle Arti del mediterraneo con la sinergia allargata anche all’Accademia di Belle Arti e all’Università.
https://www.conscz.it/
tel. 0968-923854
Compagnia Teatro del Carro
Referente: Anna Maria De Luca
Tel. 392-5302924
E-mail: carro02@libero.it
Web: http://www.teatrodelcarro.it
Compagnia Teatrale “‘A Trambia”
Referente: Pasquale Bagnato
Tel. 338-8417160
E-mail: trambia@virgilio.it
Compagnia Teatrale Vecchi Giovani
Referente: Maurizio Giovanni
Tel. 0961-783716
E-mail: info@vecchigiovani.it
Web: http://www.vecchigiovani.it
Cooperativa Edizione Straordinaria
Referente: Salvatore Corea
Tel. 0961-743912
Associazione culturale Hercules
Referente: Piero Procopio
Tel. 339-3363334
E-mail: info@pieroprocopio.it
Associazione culturale “Il Vaporetto allegro”
Referente: Mario Maruca
Tel. 328-0696761
E-mail: m.mariomaruca@libero.it
Associazione culturale Incanto
Referente: Francesco Passafaro
Tel. 331-6039964
E-mail: info@associazioneincanto.it
Web: http://www.associazioneincanto.it
Associazione Culturale “Quelli che il Teatro”
Referente: Enzo Colacino
Tel. 329-5939252
“Teatro di Calabria – Aroldo Tieri”
Referente: Aldo Conforto
Tel. 347-7335778
E-mail: teatrodicalabria@libero.it
Teatro 6 “Piccola fucina teatrale”
Referente: Mario Sei
Tel. 335-5644823
E-mail: mario.sei@alice.it
Associazione culturale Ottantotto100 Sensi Artistici
Referente: Massimiliano Riccio
Tel: 335-6484683
E-mail: massimilianoriccio@ottantotto100.it
Web: http://www.ottantotto100.it
L’Auditorium “Aldo Casalinuovo”
Via Pugliese – 88100 Catanzaro – Informazioni: Assessorato alla Cultura – tel. 0961 881626 – 0961 881625
L’auditorium comunale “Aldo Casalinuovo” si trova in Via Pugliese, in pieno centro cittadino,in prossimita’ del Liceo Classico “P. Galluppi”. Dominata da uno stile morbido e avvolgente ,si distingue per le sue linee curve e ondulate che segnano tutti gli elementi, dai portali esterni alle finestre, dal frontale del tetto all’ingresso, per poi continuare nel foyer, dove sembra d’essere immersi in un paesaggio del tutto naturale. Intitolato ad Aldo Casalinuovo, figura di spicco nel panorama catanzarese e per molti anni Presidente dell’Ordine nazionale Forense e parlamentare, l’Auditorium ha una capacita’ di 520 posti a sedere ed è dotato di sofisticati impianti tecnologici, può essere quindi indifferentemente utilizzato per ospitare congressi, conferenze, concerti e rappresentazioni teatrali.
Ente Fiera (ex Area Magna Graecia)
Il nuovo ente fiera sorge nell’ex area polifunzionale “Magna Grecia” all’ingresso del quartiere Lido, di fronte alle stazioni delle Ferrovie dello Stato e delle Ferrovie della Calabria. Un grande “guscio” copre 5.500 metri quadrati con lo spazio per l’allestimento di un centinaio di box destinati agli eventi fieristici o, in alternativa, per ospitare grandi manifestazioni di spettacolo, cultura e sport.
Il sistema bibliotecario
Il sistema bibliotecario catanzarese si presenta ricco e variegato. L’archivio di molte biblioteche cittadine è consultabile on-line tramite il “Sebina Opac” un efficiente servizio offerto dal “Polo Bibliotecario Regione Calabria”. Una volta collegati con l’archivio on-line cliccare sulla voce “altri canali” e scegliere l’archivio bibliotecario da consultare.
Per accedere al servizio: clicca qui
Biblioteca comunale “De Nobili”
Villa Margherita – 88100 Catanzaro – Tel. 0961.723526
E-mail: biblioteca@comune.catanzaro.it
Sito web: www.catanzarodascoprire.it
Orari di apertura:
Lunedì, mercoledì, giovedì, venerdì ore 8.30-14.00 e ore 14.30-17.30; martedì ore 8.30-14.00.
Con il suo patrimonio ricco e aggiornato di tutte le ultime novità editoriali, la Biblioteca De Nobili offre ai suoi utenti una vasta gamma di servizi, all’interno di una struttura moderna e suddivisa in sale dedicate a singole attività: Sala di Consultazione, Emeroteca, Sala Ragazzi, Sala Conferenze “A. Placanica”. Una biblioteca che voglia essere veramente tale ha un solo scopo: far leggere quanti più libri è possibile a quante più persone è possibile nel modo migliore possibile”. Queste parole di Augusto Placanica, ex direttore della De Nobili, sintetizzano perfettamente l’obiettivo della Biblioteca, che si impegna quotidianamente a promuovere il libro, la lettura e la cultura; tutte le forme d’arte – la letteratura, la musica, il teatro, il cinema – trovano nella Biblioteca De Nobili il tempo e lo spazio per esprimersi, attraverso l’organizzazione e la promozione di numerosissime attività culturali, alle quali utenti e cittadini possono partecipare.
Biblioteca Provinciale “Bruno Chimirri”
Presso Liceo ginnasio “Galluppi” Via De Gasperi, 1 – 88100 Catanzaro – tel. 0961.726344
Orari di apertura: Lunedì – Venerdì dalle 8:00 alle 14:00; Martedì dalle 15:00 alle 18:30
Su iniziativa dell’Amministrazione Provinciale e del Liceo Classico Galluppi, è stata inaugurata il 24 gennaio 2003 la Biblioteca Provinciale “Bruno Chimirri” annessa al liceo classico “P. Galluppi”, in via Pugliese. Il patrimonio librario della biblioteca è costituito da circa 20.000 volumi, di cui 1.500 edizioni dell ‘800, 150 del ‘700, 20 del ‘600 e 8 del ‘500. Possiede 70 periodici, di cui 50 spenti. Tra i fondi il Fondo Bruno Chimirri, costituito da 1.500 volumi, Fondo Maria Pignatelli, 1.500 volumi di storia del meridione.
Biblioteca Istituto Teologico Calabro “S. Pio X”
Pontificio Seminario Teologico Calabro – Viale Pio X, 160 – 88100 Catanzaro – tel. 0961.794531
La Biblioteca è stata fondata nel 1912 insieme al Seminario Regionale “San Pio X”. Papa San Pio X, con l’enciclica Pieni l’animo, raccomandava ai Seminari «la preparazione dei giovani […] gli studi di Filosofia, di Teologia e delle scienze affini». A seguito della distruzione del Seminario con l’incendio del 15 settembre 1941, i libri furono trasferiti nel Seminario Pio XI di Reggio Calabria. Nel 1954 venne ricostruito il Seminario “San Pio X” e ricostituita la Biblioteca. La Biblioteca si è arricchita nel tempo sia per i doni della Congregazione dei Seminari che per i lasciti di alcuni benefattori locali, da fondi di alcuni ex docenti, in modo particolare dal canonico Bertini, e da testi donati da enti locali. Con l’avvenuta aggregazione dello Studio Teologico di Catanzaro alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale nel 1993, parte degli acquisti recenti sono relativi all’area di specializzazione dell’ITC in teologia morale sociale. Il materiale librario della Biblioteca è di circa 25.500 volumi (incunaboli: 1; Cinquecentine: 34). È attualmente suddiviso in 13 sezioni: Biografie, Calabria, Collane bibliche, Collane teologiche, Deposito, Diritto Canonico, Enciclopedie, Filosofia, Patrologia, Sacra Scrittura, Storia, Teologia dogmatica, Teologia morale (a sua volta suddiviso in sottosezioni specifiche che comprendono: Arte, Letteratura, Missiologia, Psicologia, Pedagogia, Spiritualità). La Biblioteca gestisce inoltre un’emeroteca che comprende 220 riviste correnti e 50 sospese divise in 15 aree: Arte, Cinema, Diritto, Ecumenismo, Filosofia, Letteratura, Missiologia, Morale, Pastorale, Patristica, Politica, Psicologia, Sacra Scrittura, Sociologia, Spiritualità, Storia, Teologia.
Biblioteca settore economico, giuridico, storico e sociale – Università “Magna Graecia”
Campus Universitario “Salvatore Venuta” – Viale Europa – 88100 Catanzaro
La Biblioteca si snoda su due piani. Il primo piano è ripartito in quattro zone dedicate rispettivamente alla lettura ed alla consultazione, alle postazioni informatiche ed al prestito libri. Il patrimonio bibliotecario è composto da 40.000 monografie giuridiche, 1.600 codici, 150 banche dati disponibili su CD-Rom, 250 riviste scientifiche a carattere nazionale e 70 riviste estere. La biblioteca è aperta la pubblico dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 13.
Web: http://bibliogiuri.unicz.it/
Biblioteca settore biomedico e farmaceutico – Università “Magna Graecia”
Viale Europa, località Germaneto – Edificio B – 3° Livello 88100 – Catanzaro – Tel. 0961.3697375/3697802
La Biblioteca è situata a piano terra, ala B, del Policlinico Universitario “Mater Domini”, ed è composta da: – una sala lettera con 32 posti a sedere attigua agli uffici della biblioteca; – un ufficio di Segreteria ed un ufficio di Direzione; – una zona esposizione degli ultimi fascicoli dei periodici correnti; – una saletta multifunzionale con 5 posti di consultazione ed accesso diretto ad internet. È aperta da Lunedì a Venerdì dalle ore 8.30 alle 13.00 e Lunedì e Mercoledì dalle ore 15:00 alle 18:00. Contiene più di 3000 volumi ed abbonamenti a centinaia di riviste scientifiche a carattere nazionale e internazionale.
Web: http://bibliomed.unicz.it/
Biblioteca Arcivescovile “Antonio Lombardi”
Piazza Duomo, 1 – 88100 Catanzaro – tel. e fax 0961.23030
E-mail: archivioczsq@tiscali.it
Orari apertura: Lunedì-Venerdì dalle 9:00 alle 13:30 e dalle 15:00 alle 18:00 e sabato dalle 9:00 alle 13:00
Biblioteca Camera di Commercio
Palazzo Grimaldi in Via Menniti Ippolito, 16 – 88100 Catanzaro – Tel. 0961.888212/0961.888111
Orario di apertura: martedì e giovedì dalle ore 10:00 alle ore 12:30
La biblioteca della Camera di Commercio, che dispone di un patrimonio di circa 20.000 volumi oltre a rassegne, riviste, audiovisivi, ecc., è un punto di riferimento per quanti hanno necessità di reperire documentazione economica e legislativa a supporto delle loro ricerche.Sono disponibili Annuari SEAT, Monaci; Documentazione legislativa e giurisprudenziale nazionale e comunitaria; Banche dati.
Web: www.cz.camcom.it
Biblioteca dell’Ordine degli avvocati “Giuseppe Raffaelli”
Tribunale in Via Falcone e Borsellino – 88100 Catanzaro – Tel. 0961.721549
Biblioteca Liceo scientifico “Luigi Siciliani”
Ubicata presso l’omonimo istituto in via Alesandro Turco, 7 – 88100 Catanzaro – Tel. 0961.745131/741143
Archivio di Stato di Catanzaro
Piazza Rosario, 6 – 88100 Catanzaro – Tel. 0961/726336
E-mail: as-cz@beniculturali.it
Orario di apertura al pubblico:
lunedì – venerdì: 9.00 – 13.00
L’Archivio di Stato di Catanzaro è un organo periferico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), alle dipendenze della Direzione Generale per gli Archivi (DGA) e della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria.
E’ uno dei 103 Archivi di Stato che hanno sede in città capoluogo di provincia e conservano gli archivi degli Stati italiani preunitari, gli archivi degli organi centrali e periferici italiani, gli archivi notarili e tutti gli altri archivi e singoli documenti che lo Stato abbia in proprietà o in deposito per disposizione di legge o per titolo.
Conserva un vasto patrimonio di documenti, pubblici e privati, atti notarili, pergamene, sigilli, microfilm, che sono la testimonianza della storia e della cultura della provincia di Catanzaro a partire dal secolo XIV sino al secolo XX.
Web: www.ascatanzaro.beniculturali.it
Piazza Garibaldi, 21 – 88100 Catanzaro – Tel. 0961/794388
E-mail: assessorato.cultura@comunecatanzaro.it
Adempimenti per la consultazione in remoto
Orario di apertura al pubblico:
Martedì dalle 9:00-12:00; mercoledì dalle 9:00-12:00
L’Archivio storico comunale di Catanzaro, intitolato alla memoria della prof. Emilia Zinzi, è ospitato nel Complesso monumentale del San Giovanni. Gli operatori della società 4Culture, che gestisce i servizi legati al San Giovanni, garantiscono l’accesso all’utenza per la consultazione del prezioso patrimonio documentale custodito nell’archivio cittadino. Oltre ai numerosi registri anagrafici che, risalendo al 1809, consentono di ricostruire gli alberi delle famiglie catanzaresi, e ai registri delle deliberazioni di giunta e consiglio, o a quelli della leva, sono presenti nell’Archivio quattro fondi: il fondo “Comune” riguardante l’intera attività amministrativa dell’Ente dalla seconda metà dell’Ottocento all’inizio degli anni Settanta del Novecento, il fondo “Istituto Rossi” dell’ex orfanotrofio maschile e i fondi “E.C.A” (Ente comunale di assistenza) e “Congregazione di carità”.
Centro polivalente per i giovani
Via Fontana Vecchia, 88100 Catanzaro – Informazioni: Centro Calabrese di Solidarietà (settore prevenzione) – tel. 0961.745518
Email: ccs.prevenzione@virgilio.it
Il Centro Polivalente di via Fontana Vecchia, finanziato dalla legge regionale 8/88 e dall’Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili del Comune di Catanzaro, è gestito dal Settore Prevenzione del Centro Calabrese di Solidarietà. Aperto dal mese di aprile 2007 è uno spazio accogliente e stimolante che offre una vasta serie di opportunità ludico-culturali ai giovani della città. Con l’intento di dare risposte qualificate, innovative e di contrasto, al crescente disagio giovanile, spesso espresso sotto forma di malcontento, noia e passività, gli educatori che vi lavorano si impegnano quotidianamente a favorire lo spirito di iniziativa e la capacità di cooperare tra i giovani. Il Centro Polivalente è animato dal susseguirsi di laboratori creativi gestiti da “giovani per i giovani”, a partecipazione libera e gratuita. Gli esperti dei vari settori, dalla musica ai balli, dalla giocoleria al cinema, dall’arte pittorica alla lettura, sono, infatti, ragazzi che mettono a disposizione dei coetanei le loro passioni ed il loro sapere, all’insegna della condivisione e della crescita.
Cinema
Cineteatro Comunale
Corso Mazzini, 74 – Catanzaro. Tel. 0961.741241
Consulta la programmazione
Nuovo Supercinema
Via XX Settembre, 18 – Catanzaro Tel. 0961.728265
Consulta la programmazione
The Space Cinema
Centro commerciale Le Fontane – viale Emilia/viale Crotone call-center al numero 892111
7 sale – 1300 posti a sedere – cinema 3D – sistemi di proiezione Full Digital
Consulta la programmazione
Casa del Cinema
Centro polivalente Via Fontana Vecchia – Sala Arca-Enel Piazza Matteotti – tel. 339-3779514
E-mail: casadelcinema.catanzaro@gmail.com
Nata grazie ad un accordo tra la Cineteca della Calabria e l’amministrazione comunale del capoluogo regionale, la struttura comprende gli archivi della Cineteca ed impianti di proiezione multistandard 16mm, 35 mm e Full Hd resi disponibili al pubblico nell’intento di promuovere la cultura del cinema e della memoria audiovisiva. La Casa del cinema propone una programmazione a 360° dedicata alla storia del cinema, al territorio, alle scuole, al cinema indipendente e ai numerosi filmaker che possono godere di uno spazio interamente dedicato al cinema ed ai suoi operatori, con l’obiettivo di riempire di nuovo le sale. Gli studenti di cinema possono visionare le copie delle rare collezioni di film e documentari che la Cineteca ha raccolto in questi anni, opere spesso fuori dai circuiti commerciali di Luigi di Gianni, Elio Ruffo, Silvestro Prestifilippo, Andrea Frezza, Vittorio de Seta, Gianni Amelio, Giuseppe Ferrara, nonché le produzioni della Cineteca della Calabria e dei filmaker che hanno donato i loro lavori, nonché un catalogo di oltre 500 tra film e documentari legati a percorsi storici e culturali.
Consulta la programmazione
Cineteca della Calabria
Viale Pio X , 216 – Catanzaro – tel e fax. 0961746683 – 339 3779514
Presidente: avv. Eugenio Attanasio
Alla Cineteca della Calabria appartengono operatori culturali di tutte le province calabresi. Dal 1997 opera con iniziative ed attività che spaziano dalla conservazione alla produzione, alla promozione e alla formazione. Tra le più significative ricordiamo:
Melissa 49/99 (16 mm, b/n, 46′); Tutti i sud del mondo; Francesco Misiano:il significato di un’esperienza; Elio Ruffo e il cinema italiano del dopoguerra; Incontri cinematografici silani; Tra cinema antropologico e documentario etnografico: Luigi Di Gianni e Vittorio De Seta; Santa Severina città d’arte e cultura. In collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Catanzaro e la CIA ha organizzato un omaggio al regista Vittorio De Seta (relazione di Goffredo Fofi) in occasione degli 80 anni del Maestro.
I grandi della pittura, Mimmo Rotella e Mattia Preti
La città di Mimmo Rotella
Il progetto
Catanzaro è la città natale di Mimmo Rotella, uno dei più geniali esponenti dell’arte moderna, tra i fondatori del movimento dei Nouveaux realiste e inventori dei celebri dècollages.
Il progetto intende valorizzare lo straordinario connubio tra l’artista e la sua città d’origine: benché conosciuto in tutto il mondo, dalle America all’Asia, non ha mai reciso il suo rapporto con Catanzaro, dove peraltro ha scelto di riposare per sempre (le sue spoglie sono al cimitero centrale).
I principali capisaldi del progetto, che si svilupperà in collaborazione con la Fondazione Rotella, sono: recupero del mural realizzato da Rotella sulla facciata del Palazzo delle Poste in corso Mazzini, realizzazione di una mostra permanente di opere di Rotella, installazione di riproduzioni di opere rotelliane nella nuova piazza Matteotti, realizzazione della tomba monumentale, valorizzazione della Casa della Memoria.
Mimmo Rotella
Catanzaro è la città che ha dato i natali a Mimmo Rotella, uno dei più grandi artisti contemporanei. Qui Rotella, molto attaccato alle sue radici, ha realizzato la Casa della Memoria, ospitata nella casa materna, in pieno centro storico. Artista dalla multiforme personalità e dalle concezioni visive intense e sempre allineate ad un gusto avanguardistico, Mimmo Rotella nasce a Catanzaro il 7 ottobre 1918. La prima fase della sua attività è caratterizzata dalla sperimentazione di stili pittorici diversi che lo porterà a rivoluzionare i linguaggi artistici del dopoguerra. Nel 1951 allestisce la prima mostra personale alla Galleria Chiurazzi di Roma, che ottiene ampia risonanza. Il suo nome comincia dunque a suscitare notevole interesse tanto che nello stesso anno gli viene assegnata una borsa di studio dalla Fulbright Foundation, frequentando così la prestigiosa Università di Kansas City. Rotella ricambia l’istituzione con la realizzazione di un pannello murale nella Facoltà di Fisica e con la prima registrazione dei poemi fonetici da lui definiti “epistaltici”.
Nel 1952 è invitato dalla Harvard University per una performance di poesia fonetica a Boston e dalla Library of Congress di Washington per la registrazione di alcuni poemi fonetici. Tornato in Italia, dopo una fase di riflessione sui mezzi della pittura e sulla necessità di utilizzare nuovi strumenti, inventa la tecnica del décollage, caratterizzata dallo strappo di manifesti pubblicitari affissi nelle strade i cui frammenti, siano essi il recto o il verso, sono incollati sulla tela. Esempi memorabili di questa fase sono “Un poco in su” e “Collage”, entrambi del 1954. Dal 1958 abbandona gradualmente le composizioni puramente astratte per realizzare décollage con immagini chiaramente leggibili. Questa tendenza culmina nella serie “Cinecittà”, realizzata nel 1962 (che comprende “Eroi in galera” e “Tre minuti di tempo”) e in quella dedicata alle stelle del cinema e a personaggi famosi (“Assalto della notte”, 1962; “Marilyn calda”, 1963 e così via). Sono degli anni ’60 e seguenti i lavori dedicati alle affiches del cinema mondiale con i volti dei grandi miti di Hollywood. Nel 1961 aderisce, su invito del critico Pierre Restany, al gruppo dei Nouveaux Réalistes, nel cui ambito già Raymond Hains, Jacques Mahé de la Villeglé, François Dufrêne utilizzavano i manifesti pubblicitari con procedimenti analoghi a suoi. Trasferitosi a Parigi nel 1964 lavora ancora sulla definizione di una nuova tecnica, la Mec Art, con cui realizza opere servendosi di procedimenti meccanici su tele emulsionate. I primi lavori di questo genere sono esposti alla Galleria J di Parigi (1965).
Continua la sperimentazione con la serie degli Artypo, prove di stampa tipografiche scelte e incollate liberamente sulla tela. Nel 1972 pubblica per la Casa Editrice Sugar il volume autobiografico “Autorotella”, esibendosi, in occasione della presentazione del libro al Circolo Culturale Formentini di Milano, in una performance con i suoi poemi fonetici. E’ del 1975 la serie “Plastiforme” che espone alla Galleria Plura di Milano; nello stesso anno pubblica anche il primo disco LP italiano di Poemi Fonetici 1949/75 con presentazione di Alfredo Todisco. Gli anni ’70 sono segnati da frequenti viaggi in USA, India, Nepal, per stabilirsi definitivamente a Milano nel 1980. Appartengono agli inizi degli anni ’80 le “Coperture”, manifesti pubblicitari ricoperti da fogli che occultano l’immagine sottostante, presentati allo Studio Marconi di Milano ed alla Galleria Denis René di Parigi (1981). Torna alla pittura alla metà del decennio con il ciclo “Cinecittà 2” in cui riprende il tema del cinema affrontato in tele di grandi dimensioni e con la serie “Sovrapitture” su décollage e su lamiera: questi interventi pittorici su manifesti lacerati e incollati su pannelli metallici caratterizzano la stagione più recente dell’artista. Oltre che alle principali mostre dei Nouveaux Réalistes ed a più di cento esposizioni personali in Italia e all’estero, l’artista ha partecipato ad importanti rassegne nazionali ed internazionali. Nel dicembre 1999, ha tenuto una straordinaria mostra nel nuovo Complesso Monumentale del San Giovanni. L’8 gennaio 2006 si è spento nalla sua casa di Milano. Aveva 87 anni. Nella Cattedrale di Catanzaro si è celebrato il rito funebre. Mimmo Rotella riposa nel cimitero monumentale del Capoluogo Calabrese.
Casa della Memoria
Vico dell’Onda 7 – 88100 Catanzaro – Tel. 0961 745868
E-mail: casadellamemoria@fondazionemimmorotella.net
Aperto tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00
La Casa della Memoria presenta un nucleo di opere recenti e alcune degli anni ‘50 e ‘60, 250 volumi sui più grandi artisti della pop art e del neorealismo, foto e ricordi dell’intensa vita dell’ottantaseienne maestro del décollage, raccolti nella casa materna di Mimmo Rotella, in vico dell’Onda. La casa, restaurata dall’architetto Marcello Sestito dell’Università di Reggio Calabria, è stata concepita per volontà di Rotella come una luogo sacro, come una chiesa, rigorosa e bianca. All’interno oltre alle opere e alla biblioteca, un piccolo bookshop e un maxi schermo.
La Fondazione Rotella
Via F.lli Sangallo, 8 – 20133 Milano Tel. 02-76113111
La Fondazione Mimmo Rotella nasce nel 2000 per volontà del Maestro, presente sul territorio da oltre dieci anni, sì è impegnata nel tutelare, promuovere, valorizzare e registrare le opere di Mimmo Rotella “interprete dell’arte italiana del Novecento”, interagendo con collezioni pubbliche e private attraverso la pubblicazione e la ricerca sull’opera dell’artista.
La Fondazione Mimmo Rotella collabora con il Mimmo Rotella Institute, un ente promosso dagli eredi Rotella allo scopo di ampliare a livello internazionale la conoscenza dell’opera dell’artista scomparso e che porterà ad avviare la stesura del Catalogo Ragionato “Mimmo Rotella”, a cura di Germano Celant, previsto in diversi volumi.
Web: www.fondazionemimmorotella.net
Mattia Preti
Mattia Preti (Taverna, 24 febbraio 1613 – La Valletta, 3 gennaio 1699) è l’artista passato alla storia come il “Cavaliere Calabrese”, perché nato in Calabria e fatto cavaliere da papa Urbano VIII durante la sua attività a Roma. E’ ricordato per la sua feconda attività in Italia e a Malta.
Mattia Preti nacque in un piccolo centro della Calabria montuosa, Taverna, a pochi chilometri da Catanzaro. Preti nasce terzo di una numerosa stirpe appartenente al ceto intermedio delle famiglie “onorate”, non ricche di possedimenti o beni materiali ma di “qualità morali e intellettuali”, come rilevò nel 1929 Alfonso Frangipane, il più tenace e assiduo ricercatore di documenti pretiani, ricordando la separazione fra ceti elaborata nel 1605.
La madre, Innocenza Schipani, apparteneva ad una delle quattordici famiglie nobili di Taverna, da tempo insediata nel borgo di San Martino, nella cui chiesa parrocchiale possedeva una cappella gentilizia che ospitò il battesimo del piccolo Mattia il 26 febbraio 1613, due giorni dopo la nascita. Il suo precettore fu don Marcello Anania, parroco della Chiesa di Santa Barbara di Taverna, che lo istruì «nella grammatica e nelle buone lettere, nel corso dei quali studiò spinto da un genio naturale, solea copiare alcune stampe degli elementi del disegno lasciate in casa da Gregorio suo fratello, allorch’ei partì per Roma».
Nel 1630 si trasferì a Roma, dove abitò nei primi anni insieme al fratello Gregorio, anche lui pittore. Conobbe le tecniche del Caravaggio e della sua scuola, da cui fu fortemente influenzato. A questo periodo risalgono gli affreschi di San Giovanni Calibita, di San Carlo ai Catinari e di Sant’Andrea della Valle in Roma. Rimase a Roma per quasi venticinque anni, ma si recò spesso in viaggio per l’Italia e l’estero (Spagna e Fiandre soprattutto), avendo contatti con i Carracci, col Guercino e con Giovanni Lanfranco, che influenzarono ulteriormente la sua pittura. Dal 1653 si trasferì a Napoli, e tra il 1657 e il 1659 affrescò le porte della città durante la peste; inoltre sulla volta di San Pietro a Majella dipinse la vita di San Pietro Celestino e Santa Caterina d’Alessandria e il Figliol Prodigo.
Nel 1661 l’artista si trasferì a Malta, chiamato dal Gran maestro dell’ordine di Malta Raphael Cotoner. Sull’isola realizzò buona parte della decorazione della Concattedrale di San Giovanni a La Valletta per conto dei Cavalieri Ospitalieri, ed altre opere per le varie chiese maltesi. Secondo lo storico dell’arte Antonio Sergi, Mattia Preti avrebbe realizzato a Malta un totale di circa 400 opere tra tele ed affreschi. Dal 1672 riesce a realizzare alcune opere nelle chiese della sua città natale, Taverna. Morì nel 1699 a La Valletta. Fu Cavaliere d’Onore e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta.
George Gissing e il termine “Paparazzo”
George L. Gissing fu un grande scrittore e viaggiatore inglese. Romanziere ed autore tra i più fecondi ed interessanti dell’età vittoriana, si distinse soprattutto per il suo stile di vita. Scrisse tra gli altri “New Grub Street” “Demos”, e “The Odd Women”. Georg Orwell dopo averli letti affermò che l’Inghilterra ha avuto pochissimi romanzieri migliori di George Gissing. Il suo racconto di viaggi più celebre è “Sulle rive dello Jonio”. Per Gissing, amante del Sud Italia, come pochi altri, per lui il mondo dei greci e dei romani è la terra d’origine dell’immaginazione amorosa e romantica. Alloggiò nel 1897 nell’Albergo Centrale a Catanzaro, a due passi dallo storico Caffè Imperiale, sul Corso Vittorio Emanuele, oggi Corso Giuseppe Mazzini. Lì Gissing conobbe un cerimonioso albergatore dal nome altisonante quale Coriolano Paparazzo. Da secoli Catanzaro vantava un’economia avanzata basata sull’operosità dei suoi abitanti e sul suo status demaniale e di capitale della Calabria.
Con i termini paparazzo o paparazzi ci si riferisce ai fotografi specializzati nel riprendere le celebrità, sia in occasioni pubbliche che nella loro sfera privata. La definizione più diffusa che si trova nei vocabolari di tutto il mondo è questa: “fotoreporter intraprendente, sempre a caccia del colpo grosso o sensazionale”.Si devono, però, sicuramente aggiungere molti altri aggettivi quali tempestivo, creativo, celere, armonioso, dinamico, abile, sempre pronto a frugare nella vita privata di celebrità, star, personaggi, televisivi, ecc. Ogni nome è un simbolo, ed un simbolo per quanto strano e curioso, aspetta solo di essere scoperto e decifrato da qualcuno, come accadde ciò? E’ necessario, in realtà in primis evidenziare il fascino che si cela dietro il termine “paparazzo”, in quanto ha origini cinematografiche: fu utilizzato per la prima volta nel film “La dolce vita” di Federico Fellini. Paparazzo era il noto cognome di un fotoreporter impersonato dall’attore Walter Santesso, che accompagnava Marcello Mastroianni nelle scorribande tra una scintillante Via Veneto e la periferia di Roma. Il cognome dell’attore nel film ha poi finito col definire per antonomasia tutti i fotografi scandalistici, i quali con ogni mezzo cercano di strappare tutte le immagini possibili e particolarmente piccanti dei divi.
Ci si è chiesti il perché a Fellini venne in mente proprio la parola “paparazzo”? In realtà durante la sceneggiatura del film, il regista stava leggendo il famoso libro intitolato “Sulla riva dello Jonio” di George Gissing, nel quale l’autore descriveva il proprio viaggio compiuto in Italia verso la fine dell’800. Gissing, in particolare, nominava il proprietario ed ossequioso direttore di un albergo di Catanzaro, dove aveva alloggiato, tale Coriolano Paparazzo. Quest’ultimo raccolse subito le simpatie dello scrittore, per aver affisso alla porta della stanza dei suoi clienti, un buffo invito ad utilizzare il ristorante dell’albergo, che l’autore ospite dell’albergo Centrale, non potè fare a meno di notare. Un avviso in cui Coriolano Paparazzo, preoccupato per l’agguerrita concorrenza, invitava gli ospiti a non “disdegnare” il ristorante dell’hotel. Gissing, divertito dalla comicità letteraria dell’annuncio, ne prese nota nel suo diario di viaggio, scrivendo: “trovato stamattina un buffo avviso sulla porta della mia stanza”. Il cognome “Paparazzo” deriva dal greco paparasitas “pretesellaio”, e piacque moltissimo a Fellini, che rimase talmente colpito da questo prestigioso nome, al punto che lo adattò per rappresentare il personaggio del fotografo. Sostantivo che verrà usato in seguito in tutto il mondo. Ci sono dei film che rimangono nell’immaginario collettivo grazie ad una scena, e la dolce vita è uno di quelli, il quale oltre a consolidare il mito della mondanità disimpegnata caratterizzante la Roma degli anni 50/60, è stato anticipatore di ciò che sarebbe per sempre accaduto nel resto del mondo da quell’epoca fino ad oggi. Roma era diventata un grande set cinematografico, per l’enorme quantità di kolossal che approdavano a Cinecittà, rievocando l’escalation degli scandali e degli scoop, che erano di gran voga. Numerose sono le definizioni del periodo, Vincenzo Mollica testualmente scrive: “la dolce vita è stata un fenomeno culturale e di costume che ci appartiene, che è irripetibile ed è tutto italiano”.
Così Fellini, fautore di un’acclamata tradizione cinematografica italiana, si rese fautore anche di un termine che avrebbe fatto storia nel mondo della fotografia: “paparazzo”. “La Dolce Vita è un inno al mondo sotto i riflettori, ad un mondo, durante gli anni ‘50-‘60, in cui attori e attrici facevano a gara per farsi trovare pronti e splendenti davanti all’obiettivo indiscreto di una macchina fotografica, guadagnando in fama e gloria”. (Francesca Orsi). Fellini scambiando il cognome popolaresco dell’oste catanzarese, con un nome comune creò con “paparazzo” il prototipo del fotografo d’assalto. Anche Ennio Flaiano, che collaborava con il regista, si ricorda di questa scoperta proprio nei suoi appunti dei “Fogli di Via Veneto”, (alcuni pubblicati sull’Espresso di quel periodo e ripubblicati anche recentemente). Flaiano ribadì che leggendo per caso il racconto di viaggio di Gissing, sia lui che Fellini furono colpiti dal suono surreale del prestigioso nome di quel Coriolano Paparazzo.
Renato Dulbecco, il Nobel catanzarese
Nato a Catanzaro nel 1914, Renato Dulbecco è stato un biologo e medico insignito del Premio Nobel per la medicina nel 1975. E’ stato insignito della cittadinanza onoraria di Catanzaro nel 1983. Si laureò in medicina nel 1936 presso l’università di Torino, ove fu assistente alla cattedra di anatomia comparata, di cui era titolare Giuseppe Levi. Si trasferì negli USA e a Bloomington (Indiana), sotto la direzione di S. Luria, scoprì la fotoriattivazione dei batteriofagi inattivati con UV. Nel 1949 passò con M. Delbrück al California institute of technology (Caltec) e nel 1963 fu chiamato al Salk institute di La Jolla (California). Divenne socio straniero dei Lincei nel 1968. Nel 1972 lasciò gli USA per trasferirsi all’Imperial cancer found di Londra in qualità di vicedirettore. Dulbecco applicò le metodologie utilizzate per lo studio dei batteriofagi allo studio dei virus delle cellule animali in coltura. Riuscì a purificare il virus della poliomielite e a produrre un vaccino geneticamente puro. In seguito si occupò dell’azione dei virus oncogeni sulle cellule normali e delle modalità della trasformazione di queste ultime in cellule cancerogene. Per queste ricerche nel 1975 gli fu conferito il premio Nobel per la fisiologia o la medicina con D. Baltimore e H. M. Temin. Nel 1986 propose il Progetto Genoma per la decodificazione della mappa del genoma umano, divenuto in seguito un programma di collaborazione internazionale. Rientrato in Italia, Dulbecco è stato, dal 1990, responsabile della parte italiana del Progetto Genoma presso il CNR di Milano; completata, nel 2003, la mappatura del genoma, nel dicembre 2000 venne cooptato nel Consiglio di Beneficenza della Fondazione Cariplo insieme al collega premio Nobel Carlo Rubbia e passò a occuparsi di un nuovo progetto che ha portato, nel 2005, all’individuazione dei geni responsabili del carcinoma mammario. E’ morto nel 2012 a La Jolla, località nei pressi di San Diego dove risiedeva da anni, colpito da infarto due giorni prima del suo 98° compleanno. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Microbiology (1967; trad.it. 1986); Virology (1980; trad. it. 1985); Il progetto della vita (1989); I geni e il nostro futuro (1995); Poesie(2001); La mappa della vita (2001); Scienza e società oggi. La tentazione della paura (2004).
Catanzaro è senz’altro la città che più di altre ha celebrato la memoria del grande scrittore, giornalista e poeta calabrese Corrado Alvaro. Corrado Alvaro nacque nel 1895 a San Luca, un piccolo paese sul versante jonico calabrese, ai piedi dell’Aspromonte, in provincia di Reggio Calabria. Primo di sei figli di Antonio, un maestro elementare, e di Antonia Giampaolo, figlia di piccoli proprietari. Compì i suoi studi liceali a Catanzaro dove nel 1913 conseguì la “licenza liceale” e dove – come racconta Francesco Grisi nel volume Corrado Alvaro e la Calabria – “fece le sue prime esperienze come poeta con una ode garibaldina recitata sulla tomba di Achille Fazzari a Copanello e poi con una lettura di versi al Circolo di Cultura. A seguito dell’uccisione dell’arciduca d’Austria a Sarajevo, l’Italia fu piena di moti di piazza, e così pure Catanzaro, dove i moti degenerarono per la intromissione dei nazionalisti che chiedevano la guerra all’Austria. Furono operati alcuni arresti e, fra gli altri ,venne arrestato anche Corrado Alvaro, dimostrante per l’intervento, che dovette passare una notte in camera di sicurezza”. Alvaro rimase a Catanzaro fino al gennaio del 1915, anno in cui partì militare per combattere la Prima guerra mondiale.
Anche Cesare Mulè nel volume “Lo specchio di Corrado Alvaro” tratteggia la figura di Alvaro che, da giovane studente liceale a Catanzaro, passeggiava incantato sul corso Vittorio Emanuele, osservando i suoi coetanei vestiti elegantemente, con la paglietta bianca, godendo del lastricato confortevole del corso. Dense d’ incontri furono le serate futuriste a cui partecipava e, mentre studiava con grande profondità, fu notato anche da altri catanzaresi illustri come Bosco, Aromolo, Puccio. Ma la sua più grande scuola fu quella ricevuta da Don Pippo De Nobili, che lo guidò riservandogli addirittura un angolo della biblioteca. L’amministrazione comunale di Catanzaro ha voluto rendere omaggio alla figura di Alvaro con una straordinaria mostra ospitata nel 2006 al Complesso monumentale del San Giovanni ricca di fotografie, documenti e filmati inediti, il cui successo fu attestato da ben quindicimila visitatori. Il 27 gennaio 2007, nei locali del Convitto Nazionale “P. Galluppi” di Catanzaro, è stata, inoltre, affissa una targa commemorativa in onore del grande scrittore calabrese che nel 1913 conseguì la maturità classica presso lo storico edificio, oggi sede del Convitto cittadino, contribuendo con la propria opera a dare lustro al Capoluogo di Regione.
Cittadini onorari di Catanzaro
Saverio Strati
Lo straordinario legame dello scrittore Saverio Strati con la città di Catanzaro è stato sancito dal solenne conferimento della cittadinanza onoraria avvenuto il 23 marzo del 1985. Strati, nei difficili anni del Dopoguerra, conseguì la maturità liceale al Liceo Galluppi di Catanzaro, già all’epoca ritenuto un’alta istituzione degli studi umanistici. E proprio nella città di Catanzaro, Saverio Strati ha ambientato uno dei suoi romanzi più famosi, “E’ il nostro turno”, pubblicato nel marzo del 1975. La produzione stratiana, pur mantenendo la Calabria come punto di riferimento imprescindibile, è entrata a fare parte – come autorevolmente ha scritto Pasquale Tuscano – “della civiltà letteraria italiana”. La riconoscenza e l’affetto della città di Catanzaro per Saverio Strati si sono tradotti nel sostegno alle iniziative volte ad ottenere l’applicazione della “Legge Bacchelli”, ma anche in un sostanziale contributo al rilancio dell’opera del grande scrittore calabrese per favorirne la conosenza anche tra le nuove generazioni.
Franco Zeffirelli
Franco Zeffirelli, maestro amato in tutto il mondo per il suo impegno nel grande cinema, nel teatro, nella lirica, nell’arte e nella televisione, è legato a quella che definì la sua “carissima” Catanzaro soprattutto dalla felice circostanza che la prima opera lirica rappresentata al Teatro Politeama, esattamente nel gennaio del 2003, e’ stata proprio l’Aida diretta dal grandissimo regista fiorentino nell’allestimento della Fondazione Toscanini. Allievo di Visconti anche come aiuto regista (“La terra trema” e “Senso”), Zeffirelli ha debuttato alla regia nel 1957 diventando presto il Maestro del grande cinema shakespeariano con “La bisbetica domata” del 1967 e “Romeo e Giulietta” del 1968. Tra i suoi titoli più apprezzati: “Fratello sole, sorella luna” del 1971, la trasposizione televisiva della vita di Cristo in “Gesù di Nazareth” del 1976. La sua opera è proseguita ancora con film spesso storici o frutto della rielaborazione di testi teatrali o di opere dove molta attenzione è dedicata alla ricostruzione dell’ambiente e delle scenografie.
Rita Levi Montalcini
Rita Levi Montalcini (1909-2012) è stata insignita nel 1993 della cittadinanza onoraria di Catanzaro non solo per la sua straordinaria attività di scienziata e ricercatrice, ma anche in segno di gratitudine per l’apertura, nella nostra Città, di un centro della “Fondazione Montalcini”. La Levi Montalcini nel 1986 vinse il Premio Nobel per la medicina grazie alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa. E’ stata, inoltre, la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze. Nel 2001 fu nominata senatrice a vita, dall’allora presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, che la scelse per i suoi meriti sociali e scientifici. La grande ricercatrice, in occasione degli auguri ricevuti per i suoi 100 anni, ringraziò l’Amministrazione comunale di Catanzaro “per le generose espressioni al mio riguardo e per i così graditi auguri”. La Levi Montalcini aveva ricevuto la cittadinanza onoraria dal Consiglio comunale su proposta dell’allora sindaco Antonio Bevacqua (in foto) e ha sempre mantenuto un rapporto stretto con la Città di Catanzaro anche grazie all’opera dell’avv. Aldo Pegorari, già sindaco di Catanzaro.
Ennio Morricone
Il consiglio comunale di Catanzaro ha conferito l’11 novembre 2011 la cittadinanza onoraria ad Ennio Morricone. Un riconoscimento voluto dall’allora sindaco, Michele Traversa, e dall’intero Consiglio comunale per rendere omaggio a uno straordinario direttore d’orchestra che ha legato il suo nome alle più belle colonne sonore del cinema e che simboleggia la grandezza dell’Italia nell’intero mondo. Queste le parole del maestro in occasione della cerimonia tenutasi a Palazzo De Nobili: “Non so se merito tanto. Ciò che ho fatto nella mia vita è stato soltanto lavorare moltissimo, sforzando la mia tecnica sia al servizio del cinema che per mia soddisfazione personale”. Morricone, premio Oscar nel 2007, ha definito quella vissuta a Catanzaro “una giornata indimenticabile” ed è rimasto molto legato alla città Capoluogo di Regione: oltre alla “trilogia” di concerti da lui diretti, ha ricoperto il ruolo di presidente onorario della rassegna “La grande musica per il cinema” promossa dalla Fondazione Politeama.
Il Parco archeologico di Scolacium
Via Scylletion 1, 88021 Borgia (Catanzaro) Tel: 0961-391356 / 0961-391356
E-mail: parcoscolacium@libero.it
Giorni e orario apertura:
Museo dalle ore 9:00 alle 13:00
Parco dalle ore 9:00 fino ad un’ora prima del tramonto
Chiusura settimanale: Tutti i lunedì
Il Parco Archeologico di Scolacium sorge, immerso tra gli ulivi, sulle rive del Mar Ionio, a pochi chilometri da Catanzaro. La lunga campagna di scavi, che ha avuto inizio nel 1966 sotto la direzione di Ermanno A. Arslan, ha permesso di portare alla luce le testimonianze dell’evoluzione artistica, materiale e culturale delle diverse fasi del sito. All’interno di un percorso tra natura e storia si riscoprono le tracce di un passato che attraversa secoli di cultura, dalla preistoria al Medioevo.
La storia del centro ha le sue radici nel VI secolo a.C., quando in corrispondenza dell’istmo, venne fondata Skylletion, colonia crotoniate della Magna Graecia. Le maggiori testimonziane architettoniche della complessa storia del sito ben visibili nell’area sono: il Foro, il Teatro e la Basilica di Santa Maria della Roccella, l’Anfiteatro romano (non ancora completamente scavato), accanto poi agli edifici minori e ai reperti conservati nel Museo Archeologico di Scolacium.
Modulistica
DOCUMENTAZIONE E MODULISTICA MANIFESTAZIONI PUBBLICO SPETTACOLO
COME RICHIEDERE L’UTILIZZO DELL’AUDITORIUM CASALINUOVO
DOMANDA AUTORIZZAZIONE TEMPORANEA PER INSTALLAZIONE GIOSTRE
DOMANDA AUTORIZZAZIONE PER INSTALLAZIONE TEMPORANEA ATTIVITA’ CIRCENSE
DOMANDA LICENZA SPETTACOLI VIAGGIANTI