Pisano: Il sindaco ci mette la faccia, i nostri parlamentari dove sono?
Dichiarazione del consigliere comunale Giuseppe Pisano (Catanzaro con Abramo).
“Le riflessioni del movimento Catanzaro nel Cuore sono sempre apprezzabili per quel spontaneo sentimento di attaccamento e di militanza civile che l’associazione esprime richiamando spesso le istituzioni alle proprie responsabilità. Pur condividendo il medesimo spirito propositivo e costruttivo, occorre però fare un dovuto distinguo rispetto alla politica, qui chiamata in causa, e a chi è stato eletto per rappresentare gli interessi della città. Alle sollecitazioni di Catanzaro nel Cuore noi abbiamo risposto sempre presente, non ci siamo mai girati dall’altra parte, per ultimo quando siamo stati chiamati in causa per ricordare i 50 anni di Catanzaro Capoluogo con il loro coinvolgimento diretto. Il sindaco Abramo, anche in veste di presidente della Provincia, ci ha messo sempre la faccia difendendo le prerogative del Capoluogo in tutte le sedi istituzionali e giudiziarie, come nei casi della Soprintendenza e delle Dogane.
Tra le altre questioni citate dal movimento, voglio sottolineare che per l’aula bunker l’amministrazione aveva proposto una serie di spazi disponibili che, però, non erano adeguati all’esigenza di ospitare, in tempi rapidi come richiesto dalla Procura, un processo con oltre 450 imputati come “Rinascita Scott”. Inoltre, è giusto spiegare che l’inaugurazione dell’anno giudiziario non si terrà quest’anno nell’abituale sede del Palazzo di giustizia a Catanzaro solo in via straordinaria, per motivi di sicurezza disposti dal Ministero e legati alle regole anti-covid.
Ma il punto principale su cui dovremmo tutti discutere è un altro: mentre le amministrazioni guidate da Abramo sono sempre in prima linea per cercare di affrontare i problemi – ultima conferma l’impegno assunto a livello personale dal sindaco per il caso Sant’Anna che ha visto anche la piena solidarietà del Consiglio comunale – non altrettanto si può dire dei nostri parlamentari eletti a Catanzaro che, nelle file della maggioranza tra i Cinque Stelle, compaiono a singhiozzo senza mai spendersi concretamente per difendere la città. Scomparsi anche quando si trattava di sbattere i pugni nei confronti del Governo, al momento della discussione e dell’approvazione del Decreto Calabria bis che ha penalizzato ulteriormente la sanità regionale già commissariata da decenni. Deputati e senatori, pagati fior di quattrini per stare a Roma e che non sono mai riusciti a far sentire la propria voce o a lasciare traccia di interventi concreti atti a difendere e valorizzare il ruolo della città Capoluogo.
Se il sindaco si è dichiarato anche oggi pronto a battagliare e a “occupare” i palazzi di governo qualora le ragioni di Catanzaro non venissero ascoltate, chiamando a raccolta tutti i rappresentanti in Consiglio, allora il silenzio denunciato da Catanzaro nel Cuore è giusto imputarlo a chi siede tra gli scranni più alti. Da loro ci aspetteremmo un segno di vita, che non si limiti alle dichiarazioni di facciata, perché la città Capoluogo merita ben altro. Dall’altra parte, noi “semplici” consiglieri comunali, per varie ragioni, siamo stati ridotti ad un ruolo ormai puramente formale. Ribadisco quello che ho scritto in una lettera al Presidente della Repubblica: si dovrebbe restituire piena dignità a chi rappresenta il riferimento più vicino ai cittadini e si trova oggi a non poter esercitare fattivamente le proprie funzioni”.