Hanno espresso la propria solidarietà agli agenti di Pubblica sicurezza anche l’assessore Giampaolo Mungo e i consiglieri comunali Mario Camerino, Antonio Corsi e Sergio Costanzo
Il sindaco Sergio Abramo ha inviato la propria vicinanza agli agenti di Pubblica sicurezza aggrediti ieri sera nel quartiere Lido.
“L’aggressione subita dagli Agenti della Polizia di Stato, ai quali auguro una pronta guarigione e rivolgo la più totale solidarietà, non può essere letta come un singolo episodio, perché ribadisce, in tutta la sua crudezza, la necessità che le Forze dell’Ordine abbiano un più deciso sostegno, in termini di risorse umane, materiali ed economiche, da parte dello Stato.
Non si deve pensare di contrastare la criminalità, organizzata e non, facendo leva soltanto sullo spirito di servizio e sull’abnegazione dei singoli operatori della sicurezza, che vigilano costantemente sull’ordine pubblico, ma deve essere affiancata da una marcata inversione di tendenza a livello ministeriale. La scure dei tagli non va indirizzata verso un comparto così importante, altrimenti si continuerebbe a mettere in serio pericolo, oltre a quello che già corrono ogni giorno per mestiere, gli agenti e i militari che tutelano la nostra sicurezza. Un plauso voglio rivolgerlo, inoltre, al questore Carella e ai suoi uomini che, in relazione all’episodio di ieri, hanno prontamente assicurato alla Giustizia gli autori dell’aggressione ai loro due colleghi”.
Hanno espresso la propria solidarietà ai poliziotti anche l’assessore Giampaolo Mungo e i consiglieri comunali Mario Camerino, Antonio Corsi e Sergio Costanzo.
“L’ennesima aggressione a esponenti delle Forze dell’Ordine nel Capoluogo – hanno affermato – è un ulteriore e preoccupante segnale che deve far riflettere lo Stato: a Catanzaro, così come in altre città calabresi e italiane, si avverte la necessità di aumentare gli organici della Pubblica sicurezza, dell’Arma e delle Fiamme Gialle presenti sul territorio. Ieri è toccato ai poliziotti subire un’aggressione che poteva avere conseguenze più gravi. Prima era capitato a Carabinieri e Guardia di Finanza. Se i malviventi pensano di poter fare ciò che vogliono, lo Stato – hanno concluso Mungo, Camerino, Corsi e Costanzo – deve dimostrare di voler reagire. Al più presto. Come ha sottolineato anche il Coisp, con un comunicato che condividiamo in pieno, occorrono più uomini e mezzi, perché chi veste la divisa merita un supporto molto più incisivo da parte di tutti”.