Quale nome per la Cittadella Regionale

La Cittadella Regionale, sede del Governo della Calabria, presto aprirà i battenti.

Scegli una delle seguenti proposte di intitolazione del Palazzo che ospiterà tutti gli uffici regionali, ma che sarà soprattutto il simbolo dei calabresi.

Le proposte sono state vagliate dai componenti della Commissione Toponomastica del Comune di Catanzaro e ritenute di particolare interesse.

La proposta vincente sarà sottoposta alla Presidenza della Giunta Regionale che, essendo proprietaria dell’immobile, ha la competenza dell’intitolazione.

Il presente sondaggio online non ha un valore statistico, si tratta di una rilevazione non basata su un campione elaborato scientificamente. Ha lo scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione su questo tema di attualità. 

 

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PALAZZO CASSIODORO

Cassiodoro fu un politico e letterato (Squillace 490 circa – Vivario 580 circa); figlio d’un alto funzionario di Teodorico, fu (507) questore, nel 514 console, e nel 523 magister officiorum, ministro per la politica interna; divenne così l’appassionato animatore dell’ideale di fusione tra Romani e Goti. Ritiratosi a Squillace, fondò in quei pressi, a Vivario, un monastero che, fornito di una ricca raccolta di codici e di uno scriptorium, divenne il prototipo dei centri culturali monastici del Medioevo. C. promosse qui una intensa attività di traduzione di opere greche tra cui la Historia ecclesiastica tripartita di Socrate, Sozomeno e Teodoreto tradotta da Epifanio, e scrisse, oltre a opere esegetiche e al De orthographia (composto a 92 anni, per i monaci), l’opera sua più importante per l’influenza che esercitò sulla formazione della cultura medievale: le Institutiones divinarum et saecularium litterarum.

PALAZZO DEGLI ITALI

Gli Itali furono un antico popolo degli Enotri (da Enotro figlio di Licaone), il loro Re fu Italo, da lui presero il nome d’itali, da Italo Re degli Enotri deriverebbe il nome Italia, dato prima alla regione del suo regno (l’attuale Calabria). Gli Itali, cosiddetta gente italicha, hanno colonizzato il territorio dell’attuale Calabria, era uno dei tre rami in cui si distinsero gli Enotri (Itali, Morgeti, Siculi).

PALAZZO DELLE AQUILE

L’aquila imperiale è il simbolo della Città di Catanzaro, privilegio accordato dall’imperatore Carlo V per premiare la strenua resistenza dei catanzaresi nel 1528 contro le truppe francesi fedeli ai Valois.

CITTA’ DEL SOLE

Città del Sole, La Opera di T. Campanella (scritta nel 1602, durante la prigionia, stampata nel 1623). Vi si descrive, sul modello dell’Utopia di T. Moro, una repubblica in cui vigono la comunanza dei beni e delle donne, la divisione del lavoro e il suo alleggerimento mediante gli ausili tecnici, la regolamentazione delle unioni sessuali e delle nascite in base a criteri scientifici e astrologici. I «solari», oltre alle quattro ore di lavoro quotidiane, attendono alla lettura, allo studio, alle dispute e ad altre attività educative. La struttura urbanistica stessa rivela la razionalità che governa il disegno campanelliano: disposti entro un perimetro perfettamente circolare di mura, gli edifici si inerpicano gradualmente lungo una collina al cui vertice sorge un tempio, anch’esso circolare, dedicato all’Essere supremo, creatore e provvidente, riconosciuto da una religione naturale. A capo dello Stato è il Metafisico o Sole, assistito da tre magistrati, Pon, Sin e Mir che incarnano, rispettivamente, le tre primalità divine: potenza, sapienza e amore; le cariche pubbliche, elettive, sono attribuite in base a merito, cultura ed esperienza.

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Comune di Catanzaro

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