10 Ottobre 2019
Nota del consigliere Eugenio Riccio.
“Un quartiere, quello marinaro, sempre più regno del degrado e dell’abbandono da parte di un’Amministrazione che, oramai impegnata in altre competizioni elettorali, ha lasciato campo libero ai professionisti delle riffe e delle collette “full time” rimandando a tempi migliori la possibilità di amministrare, come si deve, il quartiere turistico della città Capoluogo di Regione.
Ultima perla, in ordine di tempo, da parte del settore Lavori Pubblici, è stata la mancata rimozione delle passerelle posizionate durante il mese di giugno sulla spiaggia. Evidentemente il Settore Lavori Pubblici non sa che il 21 settembre l’Estate finisce ufficialmente e subentra l’Autunno.
L’arrivo dell’equinozio autunnale ha portato, come era prevedibile, alle prime mareggiate di stagione e le passerelle dimenticate sulla spiaggia sono state divelte e trascinate in mare.
Tutto questo sta creando gravi problemi di sicurezza in quanto il legname galleggia a pelo d’acqua all’ingresso del porto con il sensato rischio che qualche imbarcazione possa essere seriamente danneggiata creando anche problemi di incolumità dei passeggeri.
E dire che ogni anno il posizionamento delle passerelle è caratterizzato da forti polemiche sia per il costo eccessivo sia perché sono posizionate in maniera quasi sempre irregolare non rispettando le norme di legge in materia di disabilità.
Ai cittadini catanzaresi l’operazione di smontaggio e montaggio delle passerelle è costata, negli ultimi anni, diverse decine di migliaia di euro. Ora la domanda nasca spontanea: chi paga? Pantalone , oppure il dirigente e/o il funzionario /Rup che lautamente pagati dal Comune di Catanzaro per il lavoro che svolgono (sic!) si sono dimenticati di rimuovere e posizionare al sicuro il “prezioso” legname?
In attesa di sapere chi pagherà le passerelle, abbiamo già presentato un dettagliato esposto sulla vicenda agli uffici preposti, a partire da quello del Sindaco, e abbiamo interessato della vicenda anche la corte dei conti.
Pertanto chiediamo al Sindaco Abramo di spiegare ai cittadini cosa intende fare e chi dovrà pagare per questa manifesta incapacità. E’ sacrosanto che i catanzaresi sappiano il nome di “Pantalone” ma, in questo caso, senza alcuna maschera…”.
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Comune di Catanzaro